lunedì 29 luglio 2013

Impressionanti giardini verticali di Spagna, tra Madrid e Málaga

Viajar, il supplemento di viaggi di ABC, propone, tra le molte curiosità, i giardini verticali. Si tratta di vere e proprie pareti vegetali, in cui si trovano piante vere. L'inventore di questi giardini è il botanico francese Patrick Blanc. Su architetturaecosostenibile.it c'è un interessante articolo che spiega come questi giardini sono nati e come si sostengono; consiglio di leggerlo ai più curiosi, perché utilizza un linguaggio semplice e divulgativo, comprensibile anche ai profani. "Le piante non hanno necessariamente bisogno di terreno per crescere, ma solo di acqua, ossigeno e anidride carbonica per la fotosintesi clorofilliana" spiega l'articolo "E' da queste considerazioni che derivano le facciate verdi di Patrick Blanc. Lo studioso parigino però, si è trovato di fronte al problema della potenza distruttiva delle radici delle piante e, per evitare che queste danneggiassero seriamente le sue strutture come avvenuto nel tempio di Angkor, ha dovuto trovare una soluzione. Ha notato quindi che, se le piante sono regolarmente bagnate dall’acqua, tendono a mantenere le proprie radici in superficie evitando così di penetrare nella profondità della struttura danneggiandola. E’ stato così che Blanc ha iniziato la realizzazione di facciate verdi, un sistema leggero (meno di 30 kg a metro quadrato) e adattabile a supporti di qualsiasi dimensioni ed altezza. Il verde verticale trova spazio anche all'interno degli edifici in posti più o meno illuminati naturalmente".
Chiarito il concetto dei giardini verticali, e ribadito il consiglio di leggere l'intero articolo di architetturaecosostenibile.it, anche per scoprire come questi giardini stanno in verticale, torniamo a Viajar. Il supplemento propone dieci giardini verticali nel mondo (c'è anche l'Italia); alcuni si trovano in Spagna, in località frequentatissime anche dai turisti italiani, per cui se state trascorrendo le vostre vacanze tra Madrid e Málaga e vi interessa l'insolito, prendete nota. 
Sì, perché a Madrid ci sono ben due giardini verticali, ed entrambi in zone piuttosto popolari anche tra i turisti. Nel Paseo del Prado c'è il Jardín Vertical Caixa Forum, la prima parete verticale realizzata in Spagna, per di più dall'inventore di questi spazi, Patrick Blanc. Le piante che coprono la parete sono oltre 15mila, sistemate su 460 mq; ci sono piante autoctone e straniere, che attirano gli sguardi dei turisti (e bisognerà fare attenzione la prossima volta che si percorrerà il Paseo del Prado). 
Al fondo del Paseo de la Castellana, a Chamartin, ci sono le famose quattro torri che dagli anni 90 hanno iniziato a caratterizzare lo skyline madrileno; e in una di queste, la Torre de Cristal, disegnata da César Pelli, c'è un'impressionante parete verticale, firmata ancora una volta da Patrick Blanc: da quota 210 a 250, sul lato occidentale della torre, quello che guarda verso il Paseo de la Castellana, 24mila specie vegetali, con diversi alberi, costituiscono un vero e proprio polmone verde per il grattacielo e, spiega il sito web della Torre, "sono un omaggio alla natura e un costante richiamo dell'uomo urbano a essa"..
Nel porto di Málaga, nella Sala Eventos del ristorante José Carlos García, c'è una parete vegetale, disegnata da Juan Carlos Rodriguez; come lo chef del ristorante intende legare i sapori tradizionali della Costa del Sol all'alta cucina, così il giardino verticale vuole esaltare le piante dei dintorni di Málaga, con rosmarino, lavanda e timo; la parete inizia all'esterno, sulla terrazza, con le erbe aromatiche, e poi entra negli spazi interni del locale, dove si trasforma "in un fondale marino, fino ad arrivare a un'esplosione di piante a foglia verde". Del giardino verticale non c'è traccia nel sito web del ristorante (peccato), però sì ne parla José Carlos Garcia nel suo blog, anche se solo per segnalare l'articolo di Viajar.
Qui di seguito alcune immagini dei tre giardini verticali segnalati in Spagna; gli altri sette, tra cui una curiosa parete vegetale di Città del Messico, su Viajar, al link già indicato.