Non solo Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei nella lunga corsa alla presidenza
del Cile. Alle elezioni di novembre ci sarà anche Marco Enríquez-Ominami, il
40enne leader del Partido Progresista, che era stato la sorpresa delle elezioni presidenziali del 2009, con i suoi discorsi progressisti. Lanciatosi come indipendente, dopo
che la Concertación si era rifiutata di realizzare le primarie, Marco è stato
il primo candidato alla presidenza a parlare di legalizzazione dell'aborto, di
matrimonio omosessuale, di scuola pubblica e gratuita, tutti temi
prepotentemente entrati nell'agenda politica cilena; è stato anche il primo a
saper usare la Rete, sia per informare i simpatizzanti dei propri appuntamenti e programma, sia per avvicinare alla propria candidatura elettori
altrimenti irraggiungibili.
Digerita la sconfitta con un lungo viaggio nel Cile e nelle sue mille realtà,
Marco non ha mollato, ha fatto tesoro di errori e suggerimenti e adesso, schiacciato tra le candidature di Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei, rilancia la sua proposta per
il Cile. Figlio di un militante di sinistra, ucciso dalla dittatura, cresciuto
all'estero con la madre e il suo nuovo compagno, un senatore della Concertación
(di qui il suo doppio cognome, che riconosce entrambi i padri), il giovane
candidato progressista conta su una bella famiglia, allargata, a dimostrare che
nel Cile contemporaneo c'è spazio per tutti i tipi di famiglie. Sua moglie è Karen Doggenweiler,
una delle conduttrici televisive più popolari del Paese: nel 2009, per la prima
campagna elettorale, aveva rinunciato alla tv, per sostenere la sua candidatura.
E' tornata a lavorare, mentre lui percorreva il Cile, dopo la sconfitta, e nelle interviste ha continuato a sostenere le convinzioni politiche del bel marito.
Insieme hanno una bambina, Manuela, e con loro vive anche Fernanda, la figlia
adolescente nata dal primo matrimonio di Karen. Quest'anno celebrano dieci anni
di matrimonio: si sono conosciuti durante le riprese della serie La vida es una
loteria, che Marco, all'epoca cineasta, dirigeva; di lì a poco si sono
innamorati e pochi mesi dopo si sono sposati e da allora si sono sempre sostenuti l'un l'altro.
Adesso sono una delle coppie più mediatiche del Cile, grazie ai successi
televisivi di lei e agli impegni politici di lui. Karen ha ripreso a sostenere
il marito pubblicamente: "Voglio che sia presidente" afferma ai media
cileni. E assicura che la sconfitta del 2009 ha reso più solide le loro
convinzioni e li ha convinti della necessità di "ottenere qualcosa per
questo Paese. Succede che io ho sempre avuto una vocazione di servizio, ma
arriva un momento che vuoi applicare anche soluzione e Marco e io siamo in
questa fase". "Sarò una Primera Dama atipica e insolita, perché non mi immagino che possano chiamarmi in altro modo che non sia Karen" dice questa 44enne conduttrice tv,
bella e popolare, pronta di nuovo a lasciare gli schermi per qualche mese, per
sostenere il marito nella nuova avventura politica. Stavolta stretto in una
lotta di simboli e titani tutti femminili, Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei.
Le foto, da terra.cl