martedì 20 agosto 2013

Il ritorno del giovane progressista Marco Enriquez-Ominami, stretto tra Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei

Non solo Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei nella lunga corsa alla presidenza del Cile. Alle elezioni di novembre ci sarà anche Marco Enríquez-Ominami, il 40enne leader del Partido Progresista, che era stato la sorpresa delle elezioni presidenziali del 2009, con i suoi discorsi progressisti. Lanciatosi come indipendente, dopo che la Concertación si era rifiutata di realizzare le primarie, Marco è stato il primo candidato alla presidenza a parlare di legalizzazione dell'aborto, di matrimonio omosessuale, di scuola pubblica e gratuita, tutti temi prepotentemente entrati nell'agenda politica cilena; è stato anche il primo a saper usare la Rete, sia per informare i simpatizzanti dei propri appuntamenti e programma, sia per avvicinare alla propria candidatura elettori altrimenti irraggiungibili.
Digerita la sconfitta con un lungo viaggio nel Cile e nelle sue mille realtà, Marco non ha mollato, ha fatto tesoro di errori e suggerimenti e adesso, schiacciato tra le candidature di Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei, rilancia la sua proposta per il Cile. Figlio di un militante di sinistra, ucciso dalla dittatura, cresciuto all'estero con la madre e il suo nuovo compagno, un senatore della Concertación (di qui il suo doppio cognome, che riconosce entrambi i padri), il giovane candidato progressista conta su una bella famiglia, allargata, a dimostrare che nel Cile contemporaneo c'è spazio per tutti i tipi di famiglie. Sua moglie è Karen Doggenweiler, una delle conduttrici televisive più popolari del Paese: nel 2009, per la prima campagna elettorale, aveva rinunciato alla tv, per sostenere la sua candidatura. E' tornata a lavorare, mentre lui percorreva il Cile, dopo la sconfitta, e nelle  interviste ha continuato a sostenere le convinzioni politiche del bel marito. Insieme hanno una bambina, Manuela, e con loro vive anche Fernanda, la figlia adolescente nata dal primo matrimonio di Karen. Quest'anno celebrano dieci anni di matrimonio: si sono conosciuti durante le riprese della serie La vida es una loteria, che Marco, all'epoca cineasta, dirigeva; di lì a poco si sono innamorati e pochi mesi dopo si sono sposati e da allora si sono sempre sostenuti l'un l'altro.
Adesso sono una delle coppie più mediatiche del Cile, grazie ai successi televisivi di lei e agli impegni politici di lui. Karen ha ripreso a sostenere il marito pubblicamente: "Voglio che sia presidente" afferma ai media cileni. E assicura che la sconfitta del 2009 ha reso più solide le loro convinzioni e li ha convinti della necessità di "ottenere qualcosa per questo Paese. Succede che io ho sempre avuto una vocazione di servizio, ma arriva un momento che vuoi applicare anche soluzione e Marco e io siamo in questa fase". "Sarò una Primera Dama atipica e insolita, perché non mi immagino che possano chiamarmi in altro modo che non sia Karen" dice questa 44enne conduttrice tv, bella e popolare, pronta di nuovo a lasciare gli schermi per qualche mese, per sostenere il marito nella nuova avventura politica. Stavolta stretto in una lotta di simboli e titani tutti femminili, Michelle Bachelet ed Evelyn Matthei. 
Le foto, da terra.cl