Il 23 aprile 1563 re Felipe II metteva la prima pietra di
San Lorenzo de El Escorial, l'edificio-simbolo del suo Regno e della Spagna
rinascimentale, scrigno di religione, cultura e storia, realizzato
nell'incredibile spazio di poco più di vent'anni (e, considerando le sue enormi
dimensioni, sintetizzabili in 1200 porte, 2675 finestre, 16 cortili, 89 scale e
88 fontane, il breve periodo di costruzione risulta ancora più incredibile).
450 anni dopo, l'anniversario della fondazione dell'Escorial viene celebrato
con una grande mostra al Palazzo Reale di Madrid, inaugurata ieri dalla regina
Sofia e intitolata De El Bosco a Tiziano. Arte y maravilla en El Escorial.
Sono 155 opere che il
commissario Fernando Checa ha selezionato basandosi su tre livelli: l'Escorial
"come un simbolo ulteriore, anche se molto importante, del concetto
rinascimentale di meraviglia", l'Escorial come sublimazione della
"saggezza divina" e, infine, come "un archivio sacro". Tre
visioni che sono possibili perché sin dall'inizio l'Escorial non ha avuto una
funzione specifica ed è stato concepito come un edificio multiuso: convento per
la contemplazione divina, certamente, continua ad esserlo, ma anche rifugio del
sovrano assolutista e austero, anche ultima dimora dei sovrani spagnoli e anche scrigno
delle collezioni private di Felipe II, che riassumevano la sua personalità.
Dalle collezioni pittoriche, tra le più importanti del suo tempo, a quelle
delle reliquie che il religiosissimo sovrano andava raccogliendo, in piena
Riforma protestante, dai conventi cattolici del Nord, che mano a mano si
liberavano dei propri tesori.
La mostra di Palazzo Reale raccoglie un po' di tutto questo: i documenti che
diedero il via alla fondazione di El Escorial e i documenti che testimoniano le
donazioni dei tesori di Felipe II. Una sala è dedicata ai disegni di Juan Bautista de Toledo e Juan
Herrera, i due architetti che si succedettero nella costruzione del grandioso
edificio.
Quindi i grandi tesori custoditi dall'Escorial, molti dei quali generalmente nascosti ai turisti che visitano il monumento. Tra questi ci sono numerosi quadri di Tiziano, il
pittore prediletto del re: per esempio, Cristo verso il Calvario, oggi
esposto al Museo del Prado, può essere visto per la prima volta dal 1845, da
quando, cioè, abbandonò l'Oratorio Privato di Felipe II per essere esposto nel
Museo madrileno, accanto ad altre opere del pittore italiano, come L'adorazione
dei Re, San Geronimo o Cristo Crocifisso, appartenenti al patrimonio dell'Escorial. Quindi, negli spazi dedicati alle
opere artistiche dell'Escorial, ci sono anche lavori del fiammingo Michel
Coxcie, El Greco o El Bosco, tutti artisti ammirati e protetti, a volte
nonostante le incomprensioni, da Felipe II.
Ci sono anche i documenti e i tesori con cui Felipe rispose alla Riforma
Protestante in atto nei territori settentrionali delle Fiandre: i messali, le
reliquie, i ritratti. Non manca una spettacolare pergamena miniata, lungo ben
tre metri, con la genealogia degli Asburgo.
L'Escorial si trova a una cinquantina di km a nord-est di Madrid, si raggiunge
facilmente con i treni di Cercanias, che collegano frequentemente la capitale
con le cittadine della sua provincia. E' una delle mete predilette dei turisti
in cerca di un'escursione di una giornata da Madrid e anche per questo chi
visita la mostra di Palazzo Reale ha uno sconto sul biglietto per l'Escorial e
viceversa.
De El Bosco a Tiziano. Arte y maravilla en El Escorial sarà aperta fino al 12 gennaio 2014.