venerdì 20 aprile 2012

Tutti al Palacio de la Magdalena di Santander: merito della serie Gran Hotel

Nel 2011, durante il Puente de la Constitución, il più importante della Spagna dal punto di vista turistico, perché unisce le festività della Costituzione (6 dicembre) e dell'Immacolata (8 dicembre) alla domenica più vicina, l'occupazione degli hotels di Santander è stata del 50%, con punte del 100% in un albergo e del 90% in altri tre e con il turismo aumentato del 22% rispetto allo stesso ponte del 2010. Nel primo trimestre dell'anno il numero dei visitatori del Palacio de la Magdalena è stato di 6500, dai 3000 dello stesso periodo dell'anno scorso. Merito di questo successo non è tanto della storia di questo palazzo patrizio, di ispirazione vagamente inglese, voluto dalla regina Vittoria Eugenia all'inizio del XX secolo, per la villeggiatura della Famiglia Reale sulle scogliere della Spagna atlantica, quanto della serie di Antena 3 Gran Hotel.
Al Palacio de la Magdalena sta succedendo più o meno quello che è successo al Castello di Agliè, in Piemonte, quando migliaia di persone l'hanno visitato alla ricerca degli amori di Elisa di Rivombrosa e del suo conte Fabrizio; o quello che è successo, in tempi e spazi più vicini, a Lastres, il ridente paesino arrampicato sulle scogliere asturiane, in cui è stata ambientata la serie di Antena 3 Doctor Mateo.
Ed è stata ancora Antena 3 a volere la serie Gran Hotel, probabilmente la miglior nuova serie televisiva proposta in questa stagione dalla televisione spagnola. Quando Gran Hotel è stato presentato ai media, i due popolari protagonisti, Amaia Salamanca e Yon González, reduci dal successo di Sin tetas no hay paraiso lei ed El internado lui, e per questo entrambi alla prima prova del nove delle loro giovani carriere, si sono sbrigati a chiarire, che non ci trovavamo davanti a una Downton Abbey in salsa spagnola, viste ambientazioni d'epoca e locations. E avevano ragione, nonostante l'aspetto aristocratico del Palacio de la Magdalena, in cui gli sceneggiatori hanno ambientato la serie, immaginando il loro Grand Hotel.
La serie spagnola mescola suspense, giallo, differenze sociali, amori impossibili, ambizioni spregiudicate, determinazioni sfrenate, che si appoggiano, come nel serial britannico, su un cast in palla, credibile e godibile. Siamo all'inizio del XX secolo e tutto inizia quando il giovane Julio Olmedo arriva al Gran Hotel, alla ricerca della sorella, la cameriera Cristina, che da qualche tempo non dà più notizia di sé; per questo il deciso giovanotto finge di essere un nuovo cameriere appena assunto e atteso dai responsabili dell'Hotel e inizia a indagare dall'interno, per scoprire la fine della sorella. Lo aiuta il cameriere Andrés, l'unico che conosce la sua vera identità, figlio di Ángela, la severa e irreprensibile governante, che fa sì che tutto funzioni alla perfezione nel Gran Hotel e che gli aristocratici ospiti siano sempre perfettamente soddisfatti del servizio. Sono loro due insieme, Julio e Andrés, che scoprono che nel Gran Hotel non tutto è come sembra e che dietro la perfezione dei servizi e l'eleganza degli ospiti ci sono storie a volte proibite. Ángela è fedelissima di doña Teresa, l'ancora più severa proprietaria del Gran Hotel, che difende il buon nome del suo albergo e della sua famiglia con una determinazione che non sempre si preoccupa del confine tra legalità e illegalità. Teresa è madre di tre figli: Sofia, sposata a un marchese, che ambisce alla direzione del Gran Hotel, e in cerca di un figlio che non arriva, Javier, che affoga nell'alcol, nelle scommesse clandestine e in troppe donne, le inquietudini e l'inadeguatezza alle aspettative della madre (il suo interprete, Eloy Azorín, sostiene di essersi ispirato ad Andrea Casiraghi e "a tutti questi giovani ricchi, che hanno tutto, ma non sanno cosa fare della propria vita"), Alicia, appena tornata al Gran Hotel dopo gli studi nella capitale, promessa da Teresa a Diego, l'ambizioso direttore del Gran Hotel, ma troppo inquieta e indipendente per accettare  il destino di moglie e madre assegnatole. Alicia scopre casualmente l'identità di Julio e, invece di denunciarlo, decide di aiutarlo perché non teme la verità e perché il buon nome del Gran Hotel è quello che le importa. Ovviamente poi le importerà altro e le tensioni sessuali non risolte tra lei e Julio, "siamo all'inizio del XX secolo e una ragazza di buona famiglia non baciava facilmente un uomo di classe sociale inferiore" ci ricorda saggiamente Amaia Salamanca, saranno una delle ragioni d'interesse del serial.
Tra le altre ragioni c'è il cast, guidato da due grandi signore dello spettacolo spagnolo, Adriana Ozores (doña Teresa) e la grande Concha Velasco (Ángela); seguire i loro sguardi, i loro mezzi sorrisi, la loro freddezza, che reprime rabbia e amori, è uno spasso. Ed è un peccato che l'anello debole di un cast così azzeccato e appassionante sia la protagonista, Amaia Salamanca, bella come poche, ma ancora inespressiva e acerba nella recitazione: prima o poi imparerà a essere meno fredda e a lasciarsi andare e allora si potrà parlare di lei come attrice. Ma, nonostante le lacune recitative, fa una bella coppia con Yon González e il loro amore, tutto detto e non detto, frenato dalle forti differenze sociali e dai segreti del Gran Hotel mano a mano scoperti, appassiona i telespettatori.
Poi c'è il Palacio de la Magdalena, sulle scogliere cantabriche dell'Atlantico: con la sua architettura fa pensare più all'Inghilterra che alla Spagna. E' stato costruito all'inizio del XX secolo grazie a una sottoscrizione popolare e ha ospitato la villeggiatura estiva della Famiglia Reale fino alla proclamazione della Seconda Repubblica, facendo di Santander una delle località del turismo aristocratico più in voga durante la Belle Epoque (si dice che la Belle Epoque spagnola sia stata dominata da tre santi, due nel nord, Santander, in Cantabria, e San Sebastián, nei Paesi Baschi, e uno al sud, Sanlúcar de Barrameda, in Andalusia). Lo stile del palazzo mescola richiami dell'architettura inglese, in omaggio alla regina Vittoria Eugenia, nipote dell'imperatrice Vittoria d'Inghilterra, e di quella basca. Si trova in una delle zone più panoramiche di Santander, circondato da giardini e scogliere che rendono il suo intorno più unico che raro. Lo si vede nella serie e davvero viene voglia di correre a Santander e di affacciarsi sulle scogliere, con l'Oceano davanti al quale Julio e Alicia si sono scambiati i primi sguardi e Javier ha fatto i conti con le conseguenze delle sue intemperanze.
Se il Palacio de la Magdalena è stato premiato con il successo turistico, Gran Hotel ha ottenuto quattro nominations al Festival della Televisione di Montecarlo (Miglior serie, Migliori produttori, Miglior attore, Yon González, Miglior attrice, Amaia Salamanca) ed è già stato venduto alle tv di Francia e Russia (vedrete che in Italia non arriverà con Yon e Amaia e i telespettatori si beccheranno il solito mediocre remake italiano, lo siento per chi lo vedrà).
La prima stagione di Gran Hotel è su antena3.com, consigliabile a chiunque capisca lo spagnolo: ha registrato il miglior debutto della stagione per una serie tv di casa, ha avuto una media di 3,5 milioni di telespettatori.
Qui di seguito, un paio di immagini del Palacio de la Magdalena, da Internet.

imagebam.com

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