venerdì 5 ottobre 2012

El cuerpo, con Belen Rueda e Hugo Silva, apre (e convince) il Festival di Sitges

El cuerpo ha inaugurato ieri il Festival del Cinema Fantastico di Sitges, in Catalogna. E' un Festival che include anche film del terrore, nell'accezione più ampia del termine, comprendente anche i thriller e i film di suspense, per questa sensazione di angoscia che possono arrivare a produrre. El cuerpo rientra in quest'accezione più amplia del termine.
E' un thriller psicologico firmato dal 37enne catalano Oriol Paulo e interpretato da José Coronado, Belén Rueda e Hugo Silva. Un trio d'assi che concentra molte attenzioni. E' il primo film di José Coronado dopo il Premio Goya ottenuto quest'anno per No habrá paz para los malvados; è il terzo film di Belén Rueda che apre il Festival di Sitges, dopo El orfanato (The Orphanage) e Los ojos de Julia, (Con gli occhi dell'assasino in Italia) il cui co-sceneggiatore era Paulo Oriol; è il primo film d'autore di Hugo Silva, all'inizio di un'intensa stagione, che lo vede anche nei nuovi film di Pedro Almodóvar e Alex de la Iglesias.
La trama, se n'era già parlato su Rotta a Sud Ovest, gira intorno alla sparizione del corpo di una donna, interpretata da Belén Rueda, dall'obitorio. Di lì partirà una storia complicata e complessa, con misteri, colpi di scena e false apparenze, che dovranno risolvere il poliziotto José Coronado e il vedovo Hugo Silva.
"Avevo in testa il cinema degli anni 49 e 90. Penso mi siano passati in testa Nebbie, Vertigine o Il sospetto; l'idea era fare un thriller psicologico con elementi di terrore e noir" ha spiegato in conferenza stampa Oriol.
In conferenza stampa José Coronado ha scherzato sul suo personaggio, perché "in 26 anni di carriera ho interpretato 14 poliziotti, di tutti i tipi possibili". Di questo, intenso ed esperto, rimane in testa l'orrida pettinatura, che cerca di contenere il fascino 50enne di Coronado. Al centro dell'azione del film c'è Belén Rueda: "finalmente non sono io che soffro, ma faccio soffrire" ha detto scherzosamente "il mio personaggio è una donna con molto potere, che però perde, mano a mano che avanza il film". El Periódico de Catalunya, affascinato dal film, l'ha già definita "il cadavere più squisito della storia del cinema spagnolo".
Curiosamente Belén è l'unica che aveva già lavorato con gli altri protagonisti e con il regista: per cinque anni è stata in Periodistas, dove ha condiviso il set con Coronado, e la scorsa stagione ha interpretato la miniserie di Antena 3 La princesa de Éboli, con Hugo Silva. Quest'ultimo interpreta suo marito nel film e il perché della sua presenza lo spiega Oriol: "Avevo bisogno di mettere Belén Rueda vicino all'uomo più bello di Spagna e Hugo Silva lo è". La ragione dell'attore per accettare il ruolo è stata fortunatamente un'altra: "La sceneggiatura mim è arrivata mentre stavo girando El corazón del Océano in Colombia e ho accettato perché è un film molto americano, con una struttura molto classica, molto buona". Sono queste anche le ragioni per cui El cuerpo ha convinto la critica di Sitges. Il responso, poi, come sempre, dai botteghinni.
Le foto, da hola.com, dalla prima di ieri sera, a Sitges (Hugo Silva è con l'attrice Aura Garrido, anche lei nel cast)