Spettacolare sorpresa della Casa Reale spagnola oggi pomeriggio, all'ospedale Quirón San José di Madrid, in cui è ricoverato, da venerdì
pomeriggio re Juan Carlos, operato all'anca sinistra. A visitare il sovrano,
insieme alla regina Sofia e alle Infante Elena e Cristina, è arrivato anche
Iñaki Urdangarin, il marito dell'Infanta Cristina, appartato dalla vita
pubblica della Famiglia da quando è stato coinvolto nel caso Noós, che indaga i
suoi presunti reati di corruzione, malversazione di fondi pubblici ed evasione
fiscale.
Invecchiato, dimagrito e pallido, come appare ormai da tempo, Iñaki si è infilato nell'ospedale dopo la regina ed Elena, appena dietro Cristina (con loro anche Juan Valentin, il primogenito dei Duchi di Palma). Pochi minuti dopo sono arrivati all'ospedale anche Felipe e Letizia, con le piccole Leonor e Sofia, ma, onestamente, l'interesse era per quello che era successo poco prima, con l'arrivo di Urdangarin all'ospedale. Un arrivo che non deve far pensare a un pubblico "perdono" per il suo comportamento "poco esemplare", ma che indica, più che altro, che, per quanto raffreddati, i rapporti familiari esistono e resistono alle tempeste. Probabilmente la Zarzuela ha deciso di dare un'immagine migliore di quella data alla morte del padre di Iñaki, quando i Duchi di palma non hanno ricevuto le pubbliche condoglianze del Re e del principe, dando un'idea di fredda umanità molto criticata.
Comunque verrà giudicata dai media spagnoli, ancora sorpresi, la presenza di Iñaki, è comunque un buon segno per i rapporti personali e privati della Famiglia Reale, come famiglia e non come istituzione.
Per Juan Carlos, che l'ultimo comunicato medico dà già in piedi e in grado di muoversi autonomamente con un paio di stampelle, oggi è stata una giornata di visite. Oltre alla famiglia si è recato in ospedale anche Mariano Rajoy, secondo il quale lui e il Re non hanno parlato di politica, ma di "medicina e della vita". Gli crediamo mentre in Catalogna stanno votando per le elezioni regionali più importanti della storia della democracia e si stanno registrando code e percentuali di affluenza mai viste da 25 anni a questa parte? E sono percentuali che possono far immaginare qualunque risultato finale: è la mobilitazione dei nazionalisti o dei catalani che si sentono spagnoli? Chi, in Catalogna sta mandando un messaggio a chi, con il suo voto? Davvero il Re e il Primo Ministor non ne hanno parlato?!
Facciamo che crediamo per una volta a Mariano Rajoy, perché la vera intriga, la cosa davvero intrigante di questo pomeriggio, è cosa si saranno detti Iñaki e il Re (o Iñaki e Felipe), oggi, alla presenza di tutta la Famiglia Reale riunita, come non accadeva dal 12 ottobre 2011.
Re Juan Carlos dovrebbe essere dimesso tra due o tre giorni e dovrebbe proseguire la convalescenza alla Zarzuela; è previsto che riprenda l'attività pubblica con il suo discorso di Natale; fino ad allora la Regina Sofia e il Principe Felipe si divideranno i suoi impegni.
Le foto, dalla galleria fotografica di elmundo.es
Invecchiato, dimagrito e pallido, come appare ormai da tempo, Iñaki si è infilato nell'ospedale dopo la regina ed Elena, appena dietro Cristina (con loro anche Juan Valentin, il primogenito dei Duchi di Palma). Pochi minuti dopo sono arrivati all'ospedale anche Felipe e Letizia, con le piccole Leonor e Sofia, ma, onestamente, l'interesse era per quello che era successo poco prima, con l'arrivo di Urdangarin all'ospedale. Un arrivo che non deve far pensare a un pubblico "perdono" per il suo comportamento "poco esemplare", ma che indica, più che altro, che, per quanto raffreddati, i rapporti familiari esistono e resistono alle tempeste. Probabilmente la Zarzuela ha deciso di dare un'immagine migliore di quella data alla morte del padre di Iñaki, quando i Duchi di palma non hanno ricevuto le pubbliche condoglianze del Re e del principe, dando un'idea di fredda umanità molto criticata.
Comunque verrà giudicata dai media spagnoli, ancora sorpresi, la presenza di Iñaki, è comunque un buon segno per i rapporti personali e privati della Famiglia Reale, come famiglia e non come istituzione.
Per Juan Carlos, che l'ultimo comunicato medico dà già in piedi e in grado di muoversi autonomamente con un paio di stampelle, oggi è stata una giornata di visite. Oltre alla famiglia si è recato in ospedale anche Mariano Rajoy, secondo il quale lui e il Re non hanno parlato di politica, ma di "medicina e della vita". Gli crediamo mentre in Catalogna stanno votando per le elezioni regionali più importanti della storia della democracia e si stanno registrando code e percentuali di affluenza mai viste da 25 anni a questa parte? E sono percentuali che possono far immaginare qualunque risultato finale: è la mobilitazione dei nazionalisti o dei catalani che si sentono spagnoli? Chi, in Catalogna sta mandando un messaggio a chi, con il suo voto? Davvero il Re e il Primo Ministor non ne hanno parlato?!
Facciamo che crediamo per una volta a Mariano Rajoy, perché la vera intriga, la cosa davvero intrigante di questo pomeriggio, è cosa si saranno detti Iñaki e il Re (o Iñaki e Felipe), oggi, alla presenza di tutta la Famiglia Reale riunita, come non accadeva dal 12 ottobre 2011.
Re Juan Carlos dovrebbe essere dimesso tra due o tre giorni e dovrebbe proseguire la convalescenza alla Zarzuela; è previsto che riprenda l'attività pubblica con il suo discorso di Natale; fino ad allora la Regina Sofia e il Principe Felipe si divideranno i suoi impegni.
Le foto, dalla galleria fotografica di elmundo.es