martedì 9 aprile 2013

Nove consigli per essere una perfetta donna flamenca alla Feria de Abril di Siviglia

Manca una settimana all'inizio della Feria de Abril e nel web sivigliano si inseguono consigli e  suggerimenti su cosa indossare e non indossare per seguire le tendenze dell'anno della moda flamenca, senza apparire una fashion victim e senza tradire l'identità del vestito da gitana.
Ci sono anche idee su come comportarsi nel Recinto del Real, per non apparire desubicadas e per non sembrare una guiri spaesata. Guiri è un'antipatica parola spagnola che indica i turisti stranieri, soprattutto i nordici: si usa a volte con sprezzo e a volte con simpatia, ma in my opinion sempre con il solito complesso di superiorità spagnolo, che rende la parola piuttosto antipatica e la loro idea di accoglienza e rispetto dell'altro quantomeno peculiare (pensandoci, non credo che in italiano esista un corrispettivo di questa parola).
Su sevillamagazine.es, un sito web giovane e bello, dedicato alla vita culturale di Siviglia e alla sevillania, la siviglianità, Olga Herrera individua nove chiavi per essere una perfetta flamenca alla Feria de Abril 2013. Se entrerete nel Real o in una Feria andalusa dei prossimi mesi, fate tesoro delle sue parole.
La prima cosa da tenere a mente, secondo Herrera, è che una mujer flamenca si mette i tacchi e "se finisci con un dolore ai piedi, lo sopporti". Perché tanta inflessibilità? Perché andare senza tacchi significa andare "contro lo stesso spirito femminile del nostro vestito regionale, per cui cerca il modello più comodo possibile, tacco sottile o grosso che sia". Sono out, sia chiaro, sia le scarpe di tessuto, perché se piove si sporcano, sia i sandali, perché sono più adatti "per un vestito da sera".
Il mantoncillo, lo scialle dotato di frange più o meno lunghe che caratterizza il vestito, deve andare sulle spalle e mai legato alla cintura, come a volte usano le più giovani: "Così dà la sensazione che non si sa cosa farne e lo si mette alla vita per non perderlo". Ed è una cosa "da lasciare alle guiris e non al prodotto nazionale".
Tra gli altri consigli, il make up, che non vede essere esagerato, ma neanche inesistente: "Al limite mettiti nelle mani di qualcuno che sappia truccarti, ma un traje de flamenca merita che ti trucchi". Così anche la manicure: chi non ama lo smalto colorato, che pure sarebbe indicatissimo per la Feria de Abril, con i suoi colori, la sua musica e il suo sostanziale esibizionismo (che non è per forza un concetto negativo, il fatto è che se non si va per vedere e per farsi vedere, non ha senso andare alla Feria, a meno che non si voglia sembrare il solito guiri spaesato), deve usare "almeno uno smalto nei colori naturali". L'attenzione per il look non può prescindere dai capelli e Olga Herrera ricorda che non si può spendere un capitale per il traje de flamenca e poi andare pettinata "come appena uscita dalla doccia. L'acconciatura è parte fondamentale" per la donna flamenca e molte volte"vediamo donne che ci fanno voltare, non perché indossano un vestito spettacolare, ma perché sono perfettamente in ordine". Tra le tendenze indicate dalle passerelle della moda di flamenco di quest'anno c'è l'ispirazione Frida Kahlo, ma non tutte le esperte della blogosfera sono d'accordo. Il rischio è di avere troppi fiori in testa, cosa che non piace a tutte (per me l'incontro tra Frida e il cappello del charro messicano con il traje de flamenca è stata una delle cose più intriganti delle passerelle della moda flamenca 2013, ma io sono una guiri e non frequento la Feria, quindi la mia opinione non vale più di tanto).
Stabiliti make-up, manicure e acconciature, c'è un errore da non commettere mai: mai passeggiare per il Real con gli occhiali da sole: "E' vero, a volte il sole è fastidioso, ma chi ha mai detto che vestirsi da flamenca è comodo come passare la giornata al parco?" ammonisce severamente Olga. Le flamenche lo ricordino: occhiali da sole lasciati in auto e amen: "Dobbiamo esportare la moda di Siviglia". Che incredibilmente, nonostante la città viva al sole per nove mesi all'anno, non prevede gli occhiali da sole nella sua manifestazione pagana più famosa e più attesa.
E si passa finalmente al vestito: ce n'è per tutti i gusti e tutti i fisici, Olga Herrera non dà indicazioni. O meglio, ne dà solo una: "Nessuna gonna nera da ballo con mantoncillo e garofano: non siamo in una scuola di ballo! E il cappello a tesa larga rosso è il colmo del disastro. Chi va in giro così per la feria, possiamo firmare che non è di Siviglia né della provincia".
Rimangono ancora due indicazioni da tenere in considerazione. Una, è un invito a lasciare gli ibridi a casa: o ci si veste da flamenca oppure no, ma vestirsi normale e poi mettersi il mantoncillo o un fiore in testa "è di un malgusto tremendo" (e qui è questione di gusti, visto che altrove c'è chi consiglia di non sentirsi obbligate a indossare il traje de flamenca, a volte basta semplicemente un accessorio per essere in parte e sentirsi a proprio agio nel Real). L'altra indicazione, l'ultima, è la più frivola e divertente: non vale la pena aver fatto la fatica di scegliere il vestito, di aver sistemato capelli e mani e di passeggiare sui tacchi, se poi non si sa posare per la foto con il look flamenco. E come posa una mujer flamenca in piena Feria? "L'eleganza è, come in tutti i casi, innata, è questione di atteggiamento. Ci appelliamo alla spontaneità, che è sempre una scommessa sicura e la decisione è poi nelle tue mani". Occhio, questo sì, ai volti con espressione "da Mata Hari", questi sembrano essere decisamente out per Olga Herrera.
Se tante esigenze non vi hanno spaventate, siete pronte per essere una perfetta flamenca da Feria (e senza sembrare una guiri!).