lunedì 27 gennaio 2014

Antena 3 lancia finalmente El corazón del oceano. Hugo Silva: "Un'avventura insolita per la tv"

Ci sono voluti due anni di attesa, ma, finalmente, stasera, alle 22.40, la miniserie El corazón del océano sbarca su Antena 3. E' tratta dall'omonimo libro di Elvira Menéndez ed è stata girata in Colombia nel 2011; la crisi e il timore che il prezzo degli spot pubblicitari non ripagasse i costi di produzione, l'hanno tenuta nel cassetto per due anni, dopo la presentazione al FesTVal di Vitoria. E adesso Antena 3, dopo il bel successo di El tiempo entre costuras, la serie tratta dall'omonimo libro di Maria Dueñas (in italiano La notte ha cambiato rumore), ha deciso di provarci.
El corazón del océano narra la storia (vera) di un gruppo di giovani donne, che, nel XVI secolo, lasciò la Spagna per raggiungere l'America Latina e sposare i coloni spagnoli, in modo da evitare i crescenti matrimoni misti degli europei con le indigenas. A guidarle, il capitano Juan de Salazar, che si addentrò con loro nella giungla, per oltre 2 mila km, fino ad Asunción, meta finale del viaggio. Un'avventura che durò sei anni e che, secondo Elvira Menéndez, che ha già pronta la seconda parte della sua storia, El corazón de la selva, "fu terribile per le donne, un viaggio orrendo, con pirati, naufragi… E' stata nascosta perché erano donne, guidate anche da una donna". La vicenda inizia infatti quando doña Mencía de Calderón, interpretata da Ingrid Rubio, decide di raggiungere il Nuovo Mondo e riunisce 80 giovani donne perché viaggino con lei e si sposino con gli spagnoli che stanno conquistando la selva. Durante la traversata dell'Oceano, una tempesta allontana la San Miguel, l'imbarcazione in cui viaggiano, dal resto della carovana di caravelle e le giovani si trovano così a essere guidate, per il resto della loro avventura, dal capitano della nave, Juan de Salazar, un giovanotto senza scrupoli, conquistatore di mari e di donne.
E' un'epopea tutta al femminile, che racconta le difficoltà e la caparbietà di un gruppo di donne che non si sono mai arrese agli eventi, ma tutti i media stano presentando El corazón del océano come la nuova serie di Hugo Silva, la serie del ritorno di Hugo Silva in tv, a tre anni da La princesa de Éboli. E il 36enne attore madrileno si fa amare e corteggiare dai media, senza risparmiarsi.
Sono passati due anni dalle dure riprese in Colombia, nel frattempo non è apparso in tv, ma ha conquistato due dei registi più amati di Spagna, Pedro Almodóvar, con cui ha girato Gli amanti passeggeri, e Álex de la Iglesia, che lo ha voluto protagonista de Las brujas de Zugarramurdi.
E anche se sono passati due anni, Silva continua a credere in El corazón del océano e la ricorda come "un'esperienza meravigliosa, è stata fantastica, anche se girare nella selva è stato molto complicato. L'umidità è molto alta e il calore è asfissiante, di più con i vestiti d'epoca".
Sono stati quattro mesi di riprese, per "una serie o miniserie d'avventura, cosa che non è molto comune nella nostra industria. A livello visivo è fantastica. E credo che questi siano i suoi due punti forti. E poi ci sono la realizzazione, che è fantastica perché è stato fatto tutto con moltissima cura. Poi c'è la storia, ci sono 80 ragazze, ma anche l'equipaggio, i marinai, i rappresentanti della Corona, si mescolano e ci sono molte storie d'amore. C'è anche molta azione. Sono persone che si trovano coinvolte in un'avventura di sei anni".
Sono passati due anni e nel frattempo Hugo Silva non solo non è più apparso in tv ("mi piace lavorare in storie chiuse, che sai come finiscono e quando, l'unico che te lo permette è il cinema"), ma ha conquistato anche l'attenzione del cinema, con vari progetti cinematografici, dalle commedie romantiche come Lo contrario al amor ai thriller come El cuerpo al cinema d'autore. Non conquista la critica, come capita anche ad altri attori provenienti dalla televisione. E' lui stesso a nominare Mario Casas, con cui ha recitato ne Los hombres de Paco, che ha ritrovato sul set de Las brujas de Zugarramurdi e che in questi anni ha recitato in alcuni dei film più apprezzati dal pubblico e dalla critica, senza però ottenere riconoscimenti personali: "Mi sembra molto ingiusto perché ha molto talento e sarebbe ora che venisse riconosciuto".
Né Casas né lui sono nominati ai Premi Goya, ma Silva la prende con filosofia: "Se dico che non mi piacerebbe la candidatura, direi una bugia. Non sapevo se avevo possibilità o meno, non si sa mai. Ma una volta che sai che non sei tra i candidati, l'unica cosa che devi fare è sostenere chi lo è, perché siamo tutti sulla stessa barca". La sua quest'anno prevede l'uscita del film Dioses y perros, che "ho girato alla fine dell'estate", e di Musarañas, prodotta da Álex de la Iglesia e le cui riprese sono appena terminate. "Credo siano puro cinema, adesso sto aspettando e mettendo ordine per l'anno appena iniziato". La crisi colpisce anche lui? "La crisi colpisce tutto il Paese. Non è uno scherzo".
Si può vedere El corazón del océano in streaming su atresplayer.com; su antena3.com, la pagina ufficiale della miniserie, con notizie, interviste, video, ecc.