lunedì 30 luglio 2012

L'Infanta Cristina, con Iñaki Urdangarín fino alla fine

Iñaki Urdangarín è uno degli uomini più disprezzati di Spagna ed è l'uomo che passerà alla storia di questi anni per aver messo la Monarchia spagnola nella situazione più imbarazzante che si potesse immaginare, se mai qualcuno avesse mai potuto immaginare la fondazione di un ente come l'Instituto Noós, creato per captare denaro pubblico e trasferirlo in paradisi fiscali, anche attraverso ONG per bambini malati.
Questa è la necessaria premessa. Ma non è il Duca di Palma chi attira l'attenzione. Chi sia ormai lo sappiamo, grazie alle notizie che quotidianamente la stampa offre sui progressi delle indagini in corso alle Baleari: si parla di evasioni fiscali per milioni di euro, fatture gonfiate per centinaia di milioni di euro, tentativi di giustificare tanto dinero nelle casse attraverso le false presenze di falsi dipendenti, conti all'estero dei Duchi di Palma, versamenti di Noós sul conto personale dell'Infanta Cristina. Ogni giorno ce n'è una e ogni giorno si ha il sospetto che la secondogenita del re non potesse non sapere dei maneggi del marito.
Ed è Cristina chi attira davvero l'attenzione. Da tempo il matrimonio dei Duchi di Palma è nel punto di mira. Da quando il re ha imposto l'esilio a Washington, per mantenere Iñaki lontano dalla Spagna (come se la lontananza fisica impedisse le indagini sul suo conto e l'antipatia che sta generando in larga parte dei cittadini), si scommette sulla tenuta della coppia. Cristina ha seguito il marito all'estero senza fiatare e a Washington ha ricomposto i ritmi familiari, dividendosi tra il suo lavoro della Fundación La Caixa, che continua a seguire dagli Stati Uniti, approfittando degli strumenti messi a disposizione da Internet, e i doveri di mamma. I paparazzi di tanto in tanto ritraggono la famiglia in giro per parchi o per supermercati della grande periferia americana e continuano a trasmettere l'immagine di una famiglia unita, anche se evidentemente provata fisicamente dal dramma che sta vivendo.
Quando lo scandalo è scoppiato in tutta la sua devastante potenza, lo scorso autunno, molti osservatori reali hanno dato per certo il divorzio tra i Duchi, per separare, ipocritamente e cinicamente, il destino di Iñaki da quello della Famiglia Reale. Ma Cristina non ha voluto lasciare il marito. Nel 1997 si è sposata innamorata di lui e 15 anni dopo continua a essere innamorata di lui, nonostante tutto. E ci possiamo raccontare tutte le ragioni razionali per cui avrebbe dovuto disamorarsi, ma sarebbe molto stupido: l'amore è, non conosce ragioni e bisogna accettarlo. I Duchi di Palma continuano a essere una coppia solida e innamorata; si sono promessi "nel bene e nel male" e pare ci credano davvero, probabilmente molto più di una Casa Reale in apparenza tra le più cattoliche del mondo, ma pronta a nascondere le avventure sentimentali del re e a esigere una separazione davanti a uno scandalo, dimenticando la promessa davanti a Dio. Cristina non l'ha dimenticata e non è cursi, sdolcinato, il ricordarlo e il renderle onore per questo.
Il rifiuto della separazione ha coinvolto anche Cristina nell'evidente isolamento a cui è stato sottoposto il marito dalla Famiglia Reale. Ma a lei non dev'essere importato molto, a parte la sofferenza che può procurare il rifiuto di tuo padre e di tuo fratello di vederti e il raffreddamento dei rapporti con la sorella e confidente di sempre.
Quando Iñaki Urdangarín è stato chiamato a Palma di Maiorca, per rendere la sua prima dichiarazione come imputato nel caso Noós, Cristina è volata con lui alle Baleari. Si è lasciata fotografare all'ingresso di Marivent, dove hanno dormito da soli, al suo fianco, come una qualunque moglie decisa a sostenere il marito, abbia fatto quello che abbia fatto.
Quando Iñaki Urdangarín ha perso suo padre Juan Maria, a maggio, la regina Sofia e l'Infanta Elena hanno raggiunto Vitoria per dare le proprie condoglianze alla famiglia, ma non sono rimaste per il funerale perché la Zarzuela ha reciso i legami con gli Urdangarín. Al funerale di suo padre Iñaki ha contato solo sulla presenza della moglie, che non lo ha mollato solo un attimo e che è arrivata sfidando padre, fratello e opinione pubblica ostile, per dimostrare, ancora una volta, l'unione familiare e il suo sostegno al marito.
Da qualche tempo si parla di raffreddamento dei rapporti tra i Duchi di Palma. Lo si fa da lontano, perché loro continuano con la loro vita a Washington, dove Telefónica ha rinnovato a Iñaki l'incarico di responsabile dei rapporti con Latinoamérica per oltre 1,2 milioni di euro all'anno (non parliamo delle critiche sollevate dalla decisione). Non si sa quanto ad arte sono state filtrate voci di amicizie femminili troppo ravvicinate per il Duca e della rabbia di Cristina, che dovrebbe sopportare l'esilio americano vedendosi, in più, ingannata come moglie. C'è chi dà per sicuro il divorzio dei Duchi, per espellere finalmente Iñaki dalla Famiglia Reale (e i più maligni sostengono che se il divorzio non è ancora arrivato è perché Urdangarín ha in mano carte compromettenti, che dimostrano che la Casa Reale sapeva e con cui ricatta il re, esigendo la "protezione" della Monarchia fino alla risoluzione dei suoi guai). Poi.
Qualche settimana fa la Zarzuela ha comunicato che l'Infanta e i suoi figli avrebbero trascorso qualche giorno a Marivent, in compagnia della regina Sofia e dell'Infanta Elena e i suoi bambini (ovviamente non si parla di Felipe e famiglia, che, con la presenza di Cristina, hanno un'ulteriore scusa per non farsi vedere alle Baleari). E' stato un cambiamento di programmi sorprendente, ma comprensibile: se all'inizio non era previsto che l'Infanta e i figli trascorressero le vacanze estive in Spagna, è risultato accettabile che lei e i bambini passino qualche giorno in famiglia, con i cuginetti, la nonna e la zia. Del resto non si vedono insieme dalla scorsa estate e la vicinanza dei piccoli Marichalar e dei piccoli Urdangarín è sempre stata palese: le isolate sono sempre state Leonor e Sofia, ma gli altri nipotini del re si sono sempre frequentati e si sono sempre visti molto affiatati.
I Duchi di Palma sono atterrati a Barcellona qualche giorno fa, si sono rinchiusi nella loro villa di Pedralbes, perché se uscissero sarebbero probabilmente accompagnati da fischi o grida di rimprovero, vengono visitati dai pochi amici rimasti loro vicino e preparano la difesa di Urdangarín. L'edizione web di Vanity Fair España ha rivelato qualche giorno fa un ulteriore cambio di programma del soggiorno alle Baleari, con il Duca che avrebbe potuto trascorrere qualche giorno a Marivent con la moglie, la suocera e la cognata. Un cambio sorprendente che avrebbe dovuto godere dell'approvazione di Sofia e di Elena, le due persone della famiglia rimaste più vicine a Cristina, ma che avrebbe dovuto avere l'ok anche dalla Zarzuela, per ovvie ragioni.
Ieri Sofia ed Elena, con Felipe Juan Froilán e Victoria Federica, sono arrivate a Marivent in compagnia dei quattro figli di Cristina. Stamattina tutti si chiedevano quando sarebbe arrivata l'Infanta, quando in tv, durante El programa de Ana Rosa di TeleCinco, è stato rivelato che Cristina non ha alcuna intenzione di raggiungere Palma di Maiorca e che rimarrà con il marito a Barcellona, nell'attesa del ritorno di Juan Valentin, Pablo Nicolás, Miguel e Irene, affidati alle mani gentili e affettuose di nonna Sofia e di zia Elena. Manca la conferma della Casa Reale, per ora, ma è vero che Cristina non è a Palma ed è a Barcellona con il marito.
In un colpo solo l'Infanta ha smentito le voci di divorzio e ha dimostrato ancora una volta che rimarrà con Iñaki fino alla fine. Nel bene e nel male. Qualunque cosa abbia fatto Iñaki, chapeau, Cristina.