"Nella prima parte della legislatura, il Governo ha
tagliato i diritti. Adesso attacca le libertà". Così il Segretario
Generale del PSOE Alfredo Pérez Rubalcaba ha sintetizzato stamattina, in un'intervista radiofonica, quello che pensano
molti spagnoli sulla nuova proposta di legge, chiamata dal PP Legge di
Protezione della Sicurezza dei Cittadini, e considerata, da molti oppositori,
una Legge Anti-Sciopero o, tout-court, una Legge Anti-15M, contro le
manifestazioni e le proteste dei cittadini.
La proposta di legge, formata da 55 articoli, sarà portata oggi in Consiglio
dei ministri dal ministro degli Interni Jorge Fernández Diaz e presenta pesanti
limiti alla libertà di riunione, manifestazione e protesta degli spagnoli,
risolvendo molti casi con multe altissime (nella lista dei comportamenti puniti anche l'odiato botellón, le riunioni dei giovani per bere e ubriacarsi). "E' una legge che intende mettere
fine all'impunità di alcune condotte, che, nonostante i tentativi del Governo,
non hanno ottenuto alcun rimprovero penale da parte dei giudici" scrive El
Pais.
Sarà praticamente impossibile manifestare senza permesso davanti al Parlamento:
le multe andranno dai 30mila ai 600mila euro, anche se il Parlamento sarà
vuoto. Così il governo vuole evitare le manifestazioni come quella del 25settembre 2012, quando migliaia di persone cercarono di circondare
pacificamente la Camera dei Deputati, ci furono incidenti (famoso il video che dimostra come ci fossero poliziotti infiltrati per causare le violenze) e i Tribunali non
condannarono i manifestanti. Impossibili anche gli escraches, le manifestazioni
davanti alle case dei politici, per protestare contro le loro decisioni: in questi ultimi mesi, centinaia di persone hanno assediato le case di numerosi leaders
politici, a Madrid e in altre città spagnole, per urlare slogan contro i
desahucios, gli sfratti, la privatizzazione della Sanità, la restrizione dei
diritti. La Polizia potrà infatti decidere 'zone di sicurezza', in cui sarà
impedito ai cittadini di riunirsi: non è difficile immaginare che le case dei
politici finiranno in queste aree off limits.
Pesanti limitazioni anche nelle manifestazioni. Ci saranno sanzioni per chi
userà passamontagna o caschi che impediscano l'identificazione e, cosa
peggiore, sarà multato chi fotograferà e pubblicherà le foto di Polizia e
Guardia Civil, che possano causare burle contro di loro o possano costituire una
minaccia per la loro sicurezza. A questo proposito mi è molto piaciuto un
commento apparso su Twitter: u'immagine di un poliziotto che picchia un
manifestante indifeso, in una delle proteste dei mesi scorsi, e il tweet: "State attenti, a pagare per questo
saranno il fotografo e la vittima". Ma non il poliziotto che mena. Le multe previste in questi casi possono
raggiungere i 30mila euro.
La proposta di legge sta causando furibonde polemiche in Spagna. Per tutta
l'opposizione rappresenta "un brutale attacco ai diritti civili". Entusiasmo
immaginabile da parte della Polizia, il cui direttore generale Ignacio Cosió ha
definito la legge "necessaria e il Ministero ha avuto grande sensibilità
ad ascoltare le nostre richieste".
Immaginatevi le mareas che da mesi attraversano Madrid per protestare
contro la privatizzazione della Sanità e i tagli alla scuola e alle università,
immaginatevi le manifestazioni catalane per l'indipendenza, immaginatevi
qualunque riunione alla Puerta del Sol, senza possibilità di fotografarle, di
raccontarle, per il rischio di avere nel proprio campo visivo un poliziotto in
atteggiamento aggressivo, che può denunciare e causare una multa da 30mila
euro.
Su Twitter la protesta è montata con l'hashtag #LeyAnti15M, che ha raccolto
tweets indignati, sarcastici, rabbiosi e ironici.
Mariano Rajoy ha rifiutato tutte le critiche arrivate, sostenendo che la nuova
Legge non ridurrà il diritto di manifestazione e ricordando che "uno degli
obblighi del Governo è garantire la libertà e la sicurezza di tutti i
cittadini, la Legge non ha affatto altre pretese". Inoltre, ha spiegato il
Presidente, "la proposta arriverà in Parlamento, dove tutti potranno
presentare le proprie argomentazioni". In Parlamento il PP dispone della
maggioranza assoluta, di cui ha fatto ampio uso in questi anni, facendo passare
controriforme sulla Scuola, sulla Sanità, nella Legge di Stabilità, che non hanno
considerato le proposte delle opposizioni.