venerdì 22 novembre 2013

Multe salate per chi protesta e fotografa i poliziotti nelle manifestazioni. Libertà in pericolo in Spagna?

"Nella prima parte della legislatura, il Governo ha tagliato i diritti. Adesso attacca le libertà". Così il Segretario Generale del PSOE Alfredo Pérez Rubalcaba ha sintetizzato stamattina, in un'intervista radiofonica, quello che pensano molti spagnoli sulla nuova proposta di legge, chiamata dal PP Legge di Protezione della Sicurezza dei Cittadini, e considerata, da molti oppositori, una Legge Anti-Sciopero o, tout-court, una Legge Anti-15M, contro le manifestazioni e le proteste dei cittadini.
La proposta di legge, formata da 55 articoli, sarà portata oggi in Consiglio dei ministri dal ministro degli Interni Jorge Fernández Diaz e presenta pesanti limiti alla libertà di riunione, manifestazione e protesta degli spagnoli, risolvendo molti casi con multe altissime (nella lista dei comportamenti puniti anche l'odiato botellón, le riunioni dei giovani per bere e ubriacarsi). "E' una legge che intende mettere fine all'impunità di alcune condotte, che, nonostante i tentativi del Governo, non hanno ottenuto alcun rimprovero penale da parte dei giudici" scrive El Pais.
Sarà praticamente impossibile manifestare senza permesso davanti al Parlamento: le multe andranno dai 30mila ai 600mila euro, anche se il Parlamento sarà vuoto. Così il governo vuole evitare le manifestazioni come quella del 25settembre 2012, quando migliaia di persone cercarono di circondare pacificamente la Camera dei Deputati, ci furono incidenti (famoso il video che dimostra come ci fossero poliziotti infiltrati per causare le violenze) e i Tribunali non condannarono i manifestanti. Impossibili anche gli escraches, le manifestazioni davanti alle case dei politici, per protestare contro le loro decisioni: in questi ultimi mesi, centinaia di persone hanno assediato le case di numerosi leaders politici, a Madrid e in altre città spagnole, per urlare slogan contro i desahucios, gli sfratti, la privatizzazione della Sanità, la restrizione dei diritti. La Polizia potrà infatti decidere 'zone di sicurezza', in cui sarà impedito ai cittadini di riunirsi: non è difficile immaginare che le case dei politici finiranno in queste aree off limits.
Pesanti limitazioni anche nelle manifestazioni. Ci saranno sanzioni per chi userà passamontagna o caschi che impediscano l'identificazione e, cosa peggiore, sarà multato chi fotograferà e pubblicherà le foto di Polizia e Guardia Civil, che possano causare burle contro di loro o possano costituire una minaccia per la loro sicurezza. A questo proposito mi è molto piaciuto un commento apparso su Twitter: u'immagine di un poliziotto che picchia un manifestante indifeso, in una delle proteste dei mesi scorsi, e il tweet: "State attenti, a pagare per questo saranno il fotografo e la vittima". Ma non il poliziotto che mena.  Le multe previste in questi casi possono raggiungere i 30mila euro.
La proposta di legge sta causando furibonde polemiche in Spagna. Per tutta l'opposizione rappresenta "un brutale attacco ai diritti civili". Entusiasmo immaginabile da parte della Polizia, il cui direttore generale Ignacio Cosió ha definito la legge "necessaria e il Ministero ha avuto grande sensibilità ad ascoltare le nostre richieste". Immaginatevi le mareas che da mesi attraversano Madrid per protestare contro la privatizzazione della Sanità e i tagli alla scuola e alle università, immaginatevi le manifestazioni catalane per l'indipendenza, immaginatevi qualunque riunione alla Puerta del Sol, senza possibilità di fotografarle, di raccontarle, per il rischio di avere nel proprio campo visivo un poliziotto in atteggiamento aggressivo, che può denunciare e causare una multa da 30mila euro. 
Su Twitter la protesta è montata con l'hashtag #LeyAnti15M, che ha raccolto tweets indignati, sarcastici, rabbiosi e ironici. 
Mariano Rajoy ha rifiutato tutte le critiche arrivate, sostenendo che la nuova Legge non ridurrà il diritto di manifestazione e ricordando che "uno degli obblighi del Governo è garantire la libertà e la sicurezza di tutti i cittadini, la Legge non ha affatto altre pretese". Inoltre, ha spiegato il Presidente, "la proposta arriverà in Parlamento, dove tutti potranno presentare le proprie argomentazioni". In Parlamento il PP dispone della maggioranza assoluta, di cui ha fatto ampio uso in questi anni, facendo passare controriforme sulla Scuola, sulla Sanità, nella Legge di Stabilità, che non hanno considerato le proposte delle opposizioni.