Per il mese di maggio People en español, versione ispanica della rivista statunitense People, mette in copertina i 50 latinos più belli del mondo. Si scorre la lista, tenendo presente che nell'accezione statunitense e sbagliata dell'aggettivo, "latino" è sinonimo di "ispanico", per cui si arriva al paradosso che è latino il figlio degli Aztechi, ma non il figlio dei Romani. Così nella lista di People en español non troverete mai italiani (che sono i primi che avrebbero diritto a starci, se l'aggettivo fosse usato con cognizione di causa), i francesi o i romeni: insomma, Monica Bellucci, Emmanuelle Beart o Raul Bova non risultano tra i latini più belli del mondo.
Si trovano i guapisimos de toda la vida come il messicano Eduardo Verastegui, la colombiana Danna Garcia, il cileno Christian de la Fuente e la portoricana Dayanara Torres e ci stanno tutti. Poi si incontrano la statunitense Christina Aguilera e lo spagnolo Javier Bardem, il colombiano Juan Pablo Montoya, gli onnipresenti portoricani Adamari Lopez e Luis Fonsi (lei attrice e lui cantante, melensi come Albano e Romina nei loro tempi migliori) e si rimane più che perplessi.
Se una rivista decide di scegliere i 50 latinos più belli del mondo, è singolare che quasi tutti i selezionati siano arrivati alla popolarità statunitense (indispensabile, a quanto pare) attraverso Univisión, il canale ispanico più visto degli Stati Uniti, con palinsesti fortemente messicani ("So tutto del campionato di calci messicano, non so niente di cosa succede in Brasile o in Argentina, che forse hano campionati di livelli leggermente superiori a quello messicano" mi diceva tempo fa un amico ispanico degli USA parlando di Univisión). E' abbastanza singolare che rimangano sistematicamente fuori classifica galanes come il cubano Mario Cimarro, uno degli uomini più belli che Dio abbia mandato ad allietare la Terra, sia latino o meno, o il brasiliano Reynaldo Giannecchini (idem come sopra); il primo è una star di Telemundo, rivale di Univisión, il secondo lavora in Brasile e si è solo intravisto nelle tv ispaniche degli USA, nonostante la miglior pagina di informazione su di lui sia statunitense; cantanti come il messicano Luis Miguel, i cui occhi verdi fanno sospirare molti cuori, e presentatori come gli spagnoli Jaime Cantizano e Jesús Vázquez, il cui fascino personale contribuisce al successo delle loro trasmissioni. Per essere un ispanico degno di entrare nella lista di People en español bisogna avere buone relazioni con Univisión.
Ma non è solo questo. E' l'idea estetica di People en español che è quantomeno discutibile: come considerare Christina Aguilera, Juan Pablo Montoya (Juan Pablo Montoya! non per niente photoshoppatissimo nella foto della rivista) o Javier Bardem tra i più belli del mondo? Ottimi professionisti, indubitabile, ma la bellezza è un'altra cosa.
Rimane l'impressione di sempre: passeggiando per le strade di Buenos Aires, Bogotà o Miami, si troveranno sicuramente latinos più belli di quelli che piacciono a People en español. Qui una breve galleria fotografica dei latinos preferiti dalla rivista.
PS Presto pubblicherò la mia, se gli appassionati di America Latina e dintorni vogliono segnalarmi i loro guapisimos, encantada di aprire orizzonti!
Si trovano i guapisimos de toda la vida come il messicano Eduardo Verastegui, la colombiana Danna Garcia, il cileno Christian de la Fuente e la portoricana Dayanara Torres e ci stanno tutti. Poi si incontrano la statunitense Christina Aguilera e lo spagnolo Javier Bardem, il colombiano Juan Pablo Montoya, gli onnipresenti portoricani Adamari Lopez e Luis Fonsi (lei attrice e lui cantante, melensi come Albano e Romina nei loro tempi migliori) e si rimane più che perplessi.
Se una rivista decide di scegliere i 50 latinos più belli del mondo, è singolare che quasi tutti i selezionati siano arrivati alla popolarità statunitense (indispensabile, a quanto pare) attraverso Univisión, il canale ispanico più visto degli Stati Uniti, con palinsesti fortemente messicani ("So tutto del campionato di calci messicano, non so niente di cosa succede in Brasile o in Argentina, che forse hano campionati di livelli leggermente superiori a quello messicano" mi diceva tempo fa un amico ispanico degli USA parlando di Univisión). E' abbastanza singolare che rimangano sistematicamente fuori classifica galanes come il cubano Mario Cimarro, uno degli uomini più belli che Dio abbia mandato ad allietare la Terra, sia latino o meno, o il brasiliano Reynaldo Giannecchini (idem come sopra); il primo è una star di Telemundo, rivale di Univisión, il secondo lavora in Brasile e si è solo intravisto nelle tv ispaniche degli USA, nonostante la miglior pagina di informazione su di lui sia statunitense; cantanti come il messicano Luis Miguel, i cui occhi verdi fanno sospirare molti cuori, e presentatori come gli spagnoli Jaime Cantizano e Jesús Vázquez, il cui fascino personale contribuisce al successo delle loro trasmissioni. Per essere un ispanico degno di entrare nella lista di People en español bisogna avere buone relazioni con Univisión.
Ma non è solo questo. E' l'idea estetica di People en español che è quantomeno discutibile: come considerare Christina Aguilera, Juan Pablo Montoya (Juan Pablo Montoya! non per niente photoshoppatissimo nella foto della rivista) o Javier Bardem tra i più belli del mondo? Ottimi professionisti, indubitabile, ma la bellezza è un'altra cosa.
Rimane l'impressione di sempre: passeggiando per le strade di Buenos Aires, Bogotà o Miami, si troveranno sicuramente latinos più belli di quelli che piacciono a People en español. Qui una breve galleria fotografica dei latinos preferiti dalla rivista.
PS Presto pubblicherò la mia, se gli appassionati di America Latina e dintorni vogliono segnalarmi i loro guapisimos, encantada di aprire orizzonti!
la cantante statunitense di origine ecuadoriana Christina Aguilera
la cantante e attrice messicana Ninel Conde
l'attrice portoricana Adamari Lopez e il cantante portoricano Luis Fonsi