Difficile un'estate a Punta del Este senza le riviste di Buenos Aires che dedichino almeno un servizio a una delle coppie più glamour dell'entertainment argentino, l'attore cileno Benjamín Vicuña e la modella Carolina Ardohain, famosa in mezzo subcontinente come Pampita. Se l'anno scorso i due avevano aperto l'anno nuovo con un incidente mai chiarito all'uscita di una discoteca di Punta del Este, in cui Carolina aveva aggredito l'attrice Isabel Macedo, colpevole di essere una partner troppo vicina al fascinoso Benjamin nella telenovela Don Juan y su bella dama, quest'anno la coppia ha fatto fronte con nonchalance a voci d'infedeltà da parte di lui e si è fatta fotografare felice e sorridente accanto ai suoi due bellissimi bambini, Blanca e Bautista.
Benjamin affida le sue confidenze e i suoi progetti all'edizione argentina di Hola, lanciata poche settimane fa, all'inizio dell'estate australe, e già diventata una delle più ambite dalla fauna dei famosi locali (era anche preceduta dal successo che l'Hola spagnolo ha sempre avuto in America Latina). Noi lo avevamo lasciato nei panni di Darek, il bel medico forense dell'ultima, sfortunata stagione de Los hombres de Paco, uno dei pochissimi personaggi a salvarsi dal triste naufragio finale. E infatti la stima che Vicuña si era guadagnato nella Madrepatria grazie al bel debutto nel film Fuera de carta (Fuori menù in Italia), è rimasta intatta e le sue opportunità di lavoro provengono sempre dal natio Cile, dall'Argentina della sua compagna e dalla Spagna conquistata con il suo lavoro.
Prima delle vacanze ha finito di girare la prima stagione di Prófugos, una serie che andrà in onda nell'inverno australe, a partire da giugno, su HBO Latinoamérica, e in cui interpreta un poliziotto infiltrato in una banda di narcotrafficanti. Sul set lo ha accompagnato qualche volta il figlio Bautista, che ha due anni, lo ha visto correre in motocicletta sulle strade e coinvolto in sparatorie in aperta campagna e "non capisce ancora di cosa mi occupo, pensa che sono un detective o qualcosa del genere". Grazie alle riprese di Prófugos ha viaggiato per sei mesi tra Cile, Bolivia e Perù, portandosi dietro la sua bella famiglia. Carolina aveva detto tempo fa che la cosa per lei prioritaria era la carriera di Benjamin e la vicinanza dei figli al padre: "Per me non è un sacrificio seguirlo dove la carriera lo porta e cercare le occasioni lì odve siamo. La cosa più importante è che Benjamin sia felice e che i bambini stiano con il padre".
Benjamin equilibra un po' le parole della bella compagna e sostiene: "Con Carolina abbiamo deciso una politica solidale, per cui ci accompagniamo e ci sosteniamo. Prendiamo le decisioni in famiglia, valutando le diverse priorità. Per quest'anno non sappiamo ancora se torneremo in Argentina o in Spagna". Lui non lo dice, ma la stampa cilena ha rivelato in questi giorni che è in contatto con i produttori di Los 33, uno dei progetti cinematografici attualmente in fase di preparazione sulla storia dei 33 minatori cileni rimasti intrappolati in miniera per 70 giorni, lo scorso agosto; uno dei protagonisti potrebbe essere Cristian de la Fuente, l'attore cileno attualmente più popolare negli USA, Benjamin dovrebbe interpretare il Ministro delle Miniere Laurence Golborne, che fu uno degli uomini più popolari di quei giorni drammatici e che è considerato attualmente uno dei leaders politici con maggiore futuro. Golborne ha accolto la notizia con sorridente ironia, all'ammettere che Vicuña gli aggiungerà molto fascino, l'attore preferisce non parlare dell'argomento perché, ha spiegato nel suo Paese, "è ancora tutto top secret".
Negli ultimi tre anni Benjamin e Carolina hanno abitato in Argentina, dove lui ha girato Don Juan y su bella dama, in Spagna, dove lui è stato tra i protagonisti di Los hombres de Paco e quindi nel Cile, dove ha girato Prófugos. Non ancora stanchi di tanto viaggiare, hanno trasmesso il loro spirito gitano ai loro bambini: "Ci piace che viaggino con pochi bagagli, anche se sono molto piccoli, Blanca ha 4 anni e Bautista 2, sono già stati in vari asili". Il problema nascerà quando Blanca inizierà le scuole dell'obbligo, ma l'attore cileno preferisce non pensarci: "Spero non dobbiamo frstrare le nostre aspirazioni artistiche per queste convenzioni. La formazione passa anche da quelle cose che uno può offrire loro e da quello che ti insegna la vita. In fondo ci sono buone scuole ovunque. Quando io ero piccolo i bambini erano bambini e gli adulti adulti, io voglio che i miei figli abbiano il loro posto e la loro opinione in casa. Voglio potenziare la loro creatività e i loro giochi. A casa dipingono tutto il tempo e Blanca va già a lezione di ballo. Mi ha chiesto di festeggiare il compleanno nel teatro che abbiamo nel centro culturale".
Il Centro Cultural Mori è uno dei progetti a cui Vicuña tiene di più. Lo ha fondato a nella sua Santiago con l'amico e collega Gonzalo Valenzuela, pure lui famoso in Argentina e pure lui, curiosamente, legato a una delle donne più chiacchierate del Paese, l'attrice Juana Viale (una delle donne più belle d'Argentina, sia detto per inciso), che gli ha dato ulteriore fama. L'idea principale di Benjamin e Gonzalo è sempre stata quella di portare il teatro ai ragazzi più giovani, che non hanno le risorse economiche per frequentarlo, sia da spettatori che da artisti. Per la prossima stagione teatrale Benjamin sta gia preparando l'allestimento di Festen. "Attraverso il Centro cerco di dare uno spazio degno agli artisti e generare una piattaforma creativa che aiuti la creazione di un nuovo pubblico. E' una delle sfide più importanti che il Cile ha a livello culturale" spiega a Hola. E lui, che vive a cavallo delle Ande, inseguendo progetti e occasioni, non vuole perdere l'opportunità di contribuire al nuovo Cile che può nascere anche attraverso il teatro. La sua passione per la recitazione e per l'impegno che implica gli è costato per qualche tempo il rapporto con i genitori, che non credevano potesse avere un futuro con l'arte e gli chiedevano una professione più stabile: "Quando ho iniziato a studiare teatro, dopo la scuola superiore, non ci siamo più parlati per due anni. Penso cercassero di proteggermi, perché sapevano quanto sia difficile ottenere un lavoro e avere opportunità nella recitazione". La pace è arrivata "quando ho dimostrato loro quanto mi appassionava, allora hanno capito che potevo avere un futuro e che avrei dato l'anima. Oggi sono miei grandi amici e consiglieri, so di avere il loro appoggio incondizionato e il loro affetto. E' stata una lontananza necessaria per poter volare, raggiungere l'indipendenza e la libertà".
L'intervista tocca poi gli argomenti di coppia che piacciono al pubblico argentino e cileno: Carolina è la donna della sua vita, "una persona con un carisma e un cuore giganti e di una bellezza accecante"; all'essere uno degli uomini più ammirati d'Argentina e Cile, la fedeltà "è difficile, ma noi ci scegliamo tutti i giorni, perché niente è scontato. E questa libertà è ciò che ci rende felici e ci permette di amarci tanto. La nostra relazione è incredibile, piena di felicità e anche di dolore, come tutte le coppie lottiamo e impariamo cose nuove tutti i giorni"; il desiderio di sposarsi c'è, "è qualcosa che ci dobbiamo e vogliamo fare bene, ma non è una delle nostre priorità"; avere altri figli "non è nei piani, ma è un desiderio costante, l'amore e l'affetto che ho per i miei figli è infinito". Speriamo di rivederlo in Spagna, prima o poi.
Le foto, da hola.com.ar
Benjamin affida le sue confidenze e i suoi progetti all'edizione argentina di Hola, lanciata poche settimane fa, all'inizio dell'estate australe, e già diventata una delle più ambite dalla fauna dei famosi locali (era anche preceduta dal successo che l'Hola spagnolo ha sempre avuto in America Latina). Noi lo avevamo lasciato nei panni di Darek, il bel medico forense dell'ultima, sfortunata stagione de Los hombres de Paco, uno dei pochissimi personaggi a salvarsi dal triste naufragio finale. E infatti la stima che Vicuña si era guadagnato nella Madrepatria grazie al bel debutto nel film Fuera de carta (Fuori menù in Italia), è rimasta intatta e le sue opportunità di lavoro provengono sempre dal natio Cile, dall'Argentina della sua compagna e dalla Spagna conquistata con il suo lavoro.
Prima delle vacanze ha finito di girare la prima stagione di Prófugos, una serie che andrà in onda nell'inverno australe, a partire da giugno, su HBO Latinoamérica, e in cui interpreta un poliziotto infiltrato in una banda di narcotrafficanti. Sul set lo ha accompagnato qualche volta il figlio Bautista, che ha due anni, lo ha visto correre in motocicletta sulle strade e coinvolto in sparatorie in aperta campagna e "non capisce ancora di cosa mi occupo, pensa che sono un detective o qualcosa del genere". Grazie alle riprese di Prófugos ha viaggiato per sei mesi tra Cile, Bolivia e Perù, portandosi dietro la sua bella famiglia. Carolina aveva detto tempo fa che la cosa per lei prioritaria era la carriera di Benjamin e la vicinanza dei figli al padre: "Per me non è un sacrificio seguirlo dove la carriera lo porta e cercare le occasioni lì odve siamo. La cosa più importante è che Benjamin sia felice e che i bambini stiano con il padre".
Benjamin equilibra un po' le parole della bella compagna e sostiene: "Con Carolina abbiamo deciso una politica solidale, per cui ci accompagniamo e ci sosteniamo. Prendiamo le decisioni in famiglia, valutando le diverse priorità. Per quest'anno non sappiamo ancora se torneremo in Argentina o in Spagna". Lui non lo dice, ma la stampa cilena ha rivelato in questi giorni che è in contatto con i produttori di Los 33, uno dei progetti cinematografici attualmente in fase di preparazione sulla storia dei 33 minatori cileni rimasti intrappolati in miniera per 70 giorni, lo scorso agosto; uno dei protagonisti potrebbe essere Cristian de la Fuente, l'attore cileno attualmente più popolare negli USA, Benjamin dovrebbe interpretare il Ministro delle Miniere Laurence Golborne, che fu uno degli uomini più popolari di quei giorni drammatici e che è considerato attualmente uno dei leaders politici con maggiore futuro. Golborne ha accolto la notizia con sorridente ironia, all'ammettere che Vicuña gli aggiungerà molto fascino, l'attore preferisce non parlare dell'argomento perché, ha spiegato nel suo Paese, "è ancora tutto top secret".
Negli ultimi tre anni Benjamin e Carolina hanno abitato in Argentina, dove lui ha girato Don Juan y su bella dama, in Spagna, dove lui è stato tra i protagonisti di Los hombres de Paco e quindi nel Cile, dove ha girato Prófugos. Non ancora stanchi di tanto viaggiare, hanno trasmesso il loro spirito gitano ai loro bambini: "Ci piace che viaggino con pochi bagagli, anche se sono molto piccoli, Blanca ha 4 anni e Bautista 2, sono già stati in vari asili". Il problema nascerà quando Blanca inizierà le scuole dell'obbligo, ma l'attore cileno preferisce non pensarci: "Spero non dobbiamo frstrare le nostre aspirazioni artistiche per queste convenzioni. La formazione passa anche da quelle cose che uno può offrire loro e da quello che ti insegna la vita. In fondo ci sono buone scuole ovunque. Quando io ero piccolo i bambini erano bambini e gli adulti adulti, io voglio che i miei figli abbiano il loro posto e la loro opinione in casa. Voglio potenziare la loro creatività e i loro giochi. A casa dipingono tutto il tempo e Blanca va già a lezione di ballo. Mi ha chiesto di festeggiare il compleanno nel teatro che abbiamo nel centro culturale".
Il Centro Cultural Mori è uno dei progetti a cui Vicuña tiene di più. Lo ha fondato a nella sua Santiago con l'amico e collega Gonzalo Valenzuela, pure lui famoso in Argentina e pure lui, curiosamente, legato a una delle donne più chiacchierate del Paese, l'attrice Juana Viale (una delle donne più belle d'Argentina, sia detto per inciso), che gli ha dato ulteriore fama. L'idea principale di Benjamin e Gonzalo è sempre stata quella di portare il teatro ai ragazzi più giovani, che non hanno le risorse economiche per frequentarlo, sia da spettatori che da artisti. Per la prossima stagione teatrale Benjamin sta gia preparando l'allestimento di Festen. "Attraverso il Centro cerco di dare uno spazio degno agli artisti e generare una piattaforma creativa che aiuti la creazione di un nuovo pubblico. E' una delle sfide più importanti che il Cile ha a livello culturale" spiega a Hola. E lui, che vive a cavallo delle Ande, inseguendo progetti e occasioni, non vuole perdere l'opportunità di contribuire al nuovo Cile che può nascere anche attraverso il teatro. La sua passione per la recitazione e per l'impegno che implica gli è costato per qualche tempo il rapporto con i genitori, che non credevano potesse avere un futuro con l'arte e gli chiedevano una professione più stabile: "Quando ho iniziato a studiare teatro, dopo la scuola superiore, non ci siamo più parlati per due anni. Penso cercassero di proteggermi, perché sapevano quanto sia difficile ottenere un lavoro e avere opportunità nella recitazione". La pace è arrivata "quando ho dimostrato loro quanto mi appassionava, allora hanno capito che potevo avere un futuro e che avrei dato l'anima. Oggi sono miei grandi amici e consiglieri, so di avere il loro appoggio incondizionato e il loro affetto. E' stata una lontananza necessaria per poter volare, raggiungere l'indipendenza e la libertà".
L'intervista tocca poi gli argomenti di coppia che piacciono al pubblico argentino e cileno: Carolina è la donna della sua vita, "una persona con un carisma e un cuore giganti e di una bellezza accecante"; all'essere uno degli uomini più ammirati d'Argentina e Cile, la fedeltà "è difficile, ma noi ci scegliamo tutti i giorni, perché niente è scontato. E questa libertà è ciò che ci rende felici e ci permette di amarci tanto. La nostra relazione è incredibile, piena di felicità e anche di dolore, come tutte le coppie lottiamo e impariamo cose nuove tutti i giorni"; il desiderio di sposarsi c'è, "è qualcosa che ci dobbiamo e vogliamo fare bene, ma non è una delle nostre priorità"; avere altri figli "non è nei piani, ma è un desiderio costante, l'amore e l'affetto che ho per i miei figli è infinito". Speriamo di rivederlo in Spagna, prima o poi.
Le foto, da hola.com.ar