Re Albert del Belgio annuncia l'abdicazione, pochi giorni dopo l'annuncio
dell'emiro del Qatar e poco più di due mesi dopo della rinuncia della regina
d'Olanda e il commento spagnolo più malevolo è stato, "avrei voluto
vedere la faccia di Juan Carlos quando ha saputo della terza abdicazione
dell'anno". Sì, perché a ogni abdicazione i media spagnoli iniziano a
riparlare dello stile delle monarchie del XXI secolo, che non aspettano la morte
del sovrano in carica per passare la fiaccola a una nuova generazione e che preferiscono che il passaggio da un sovrano
all'altro sia indolore, una festa senza alcuna malinconia.
All'annuncio dell'abdicazione belga, i principali quotidiani spagnoli hanno tentato di
rassicurare l'opinione pubblica: tranquilli, el Rey non ci pensa neanche ad
abdicare, lo farà (se lo farà) solo quando la crisi sarà superata e Felipe
potrà prendere in mano il timone di una monarchia salda e di un Paese
rafforzato. Ma non sembra che sia andata proprio così.
Secondo quanto ha rivelato ieri La otra crónica di El Mundo, il 75enne re Juan Carlos ci
ha pensato eccome, ad abdicare. Ed è stato vicinissimo a cedere il trono a
Felipe. E' stato tra il 16 e il 26 febbraio 2013, assicura l'articolo,
intitolato I 10 giorni in cui ha considerato abdicare. "E' stata la
settimana più critica del regno di Juan Carlos" scrivono Consuelo Font ed
Emilia Landaluce, le autrici dell'articolo di La otra crónica. "E' il
periodo compreso tra la pubblicazione delle emails più compromettenti tra Iñaki
Urdangarín e la principessa Corinna e l'intervista di Sua Altezza Serenissima a El Mundo. Gli avvenimenti di quei 10 giorni di febbraio evidenziavano la deriva
dell'istituzione incarnata da don Juan Carlos dalla caduta nel Botswana e
l'imputazione di suo genero".
E oltre agli scandali della Corona c'erano anche i problemi di salute, "che
mettevano in dubbio la capacità di don Juan Carlos di realizzare il suo ruolo
istituzionale": è stato infatti in quel periodo che è stata annunciata
l'ennesima operazione del sovrano, la quarta in meno di un anno, stavolta per
un'ernia al disco. E, per mettere una ciliegia sulla torta, c'erano anche i
sondaggi, che denunciavano l'impopolarità della Monarchia e dello stesso re
Juan Carlos, con il crollo dall'80% al 50% degli spagnoli che consideravano
positivo il suo regno.
Davanti a questo panorama, Juan Carlos ha davvero considerato l'abdicazione.
Poi.
Poi ci sono stati un articolo di elconfidencial.com, che ha rivelato i progetti del sovrano, legandoli agli scandali che coinvolgevano la Corona e la richiesta di abdicazione da parte di Pere Navarro, Segretario dei Socialisti Catalani.
Sono stati due eventi che hanno fatto emergere le indiscrezioni che giravano
allora per Madrid. "Una persona spesso a contatto con il monarca
suggerisce: "Fino ad allora il Re voleva delegare mano a mano il Regno al
figlio. Mettersi in secondo piano e dedicarsi un po' di più alla sua vita
personale. E non lo nascondeva alle persone che lo frequentavano. Spesso la
gente dimentica tutto quello che ha sacrificato per il bene della Spagna"
dice questo fervente monarchico "Non credo che fino a quella settimana
volesse abdicare, perché gli piace essere il Re di Spagna". Poi tutto è
cambiato quella settimana".
Quando le voci si sono moltiplicate, la Zarzuela si è fermata e ha smentito
ogni progetto di cessione del potere. Perché si è tirata indietro? "Don
Juan Carlos non vuole lasciare a suo figlio un auto con la benzina in riserva.
Prima deve riabilitare l'immagine della Corona. E sembra che continui impegnato
in questo" conclude La otra crónica.
L'abdicazione, giuravano allora i media spagnoli, era prevista per la Settimana
Santa. Ma l'imputazione dell'Infanta Cristina e il libro di David Rocasolano, Adiós Princesa, hanno cambiato le carte in tavola. Hanno rivelato come la
corruzione e il malaffare siano arrivati vicinissimo al Capo di Stato e come i
futuri sovrani non siano così affidabili e credibili come li ha venduti la
propaganda dei media affini. Così il Re deve rimanere al suo posto, per cercare
di rilanciare l'immagine della monarchia. O, almeno, pensa che questo debba
essere il suo ultimo servizio all'istituzione e alla Spagna.
Secondo Blanca Cano, che firma la sezione confidenziale di elpulso.es, il sovrano avrebbe chiesto ai media spagnoli sette anni di tregua, per rimettere le cose in ordine. Sette anni che gli serviranno non solo a rilanciare la credibilità della monarchia, ma anche a verificare la tenuta del matrimonio dei Principi delle Asturie. Juan Carlos non si fida di Letizia e "non condivide il suo modo di intendere il suo ruolo di principessa consorte, come se fosse un lavoro con orario e fine settimana liberi"; perciò vuole aspettare "per vedere come si evolve il matrimonio del figlio e il ruolo di Letizia, che mano a mano che ha guadagnato sicurezza è diventata più autoritaria ed esigente. La principessa non ha niente a che vedere con l'atteggiamento della regina, che ha sempre sorriso e taciuto".
Secondo Blanca Cano, che firma la sezione confidenziale di elpulso.es, il sovrano avrebbe chiesto ai media spagnoli sette anni di tregua, per rimettere le cose in ordine. Sette anni che gli serviranno non solo a rilanciare la credibilità della monarchia, ma anche a verificare la tenuta del matrimonio dei Principi delle Asturie. Juan Carlos non si fida di Letizia e "non condivide il suo modo di intendere il suo ruolo di principessa consorte, come se fosse un lavoro con orario e fine settimana liberi"; perciò vuole aspettare "per vedere come si evolve il matrimonio del figlio e il ruolo di Letizia, che mano a mano che ha guadagnato sicurezza è diventata più autoritaria ed esigente. La principessa non ha niente a che vedere con l'atteggiamento della regina, che ha sempre sorriso e taciuto".
Divorzio possibile per gli Asturie? Dopo il precedente dell'Infanta Elena, non
si può escludere per il futuro re, ma è anche vero che Juan Carlos non può
dare molti consigli sul matrimonio dei Principi, visto lo stato del suo. Rimane
la conferma che Letizia Ortiz più che essere il valore aggiunto di Felipe (come Máxima Zorreguieta o Mathilde d'Udekem d'Acoz lo sono per Willem Alexander e Philippe) è uno dei suoi grandi problemi sulla strada per il trono.