martedì 25 giugno 2013

10 ragioni per visitare l'Andalusia quest'estate

L'estate è arrivata e mancano ormai poche settimane alle vacanze. L'Andalusia come meta possibile per staccare dalla quotidianità e immergersi in un mondo lontano, ma, allo stesso tempo, riconoscibile? Claro que sì, in Andalusia c'è tutto per soddisfare i turisti più esigenti e ogni tipo di turismo: turismo low-cost o sofisticato, turismo d'arte o rurale, turismo familiare o romantico, turismo sportivo o relax. E' vero che gli stranieri, e gli stessi spagnoli, tendono a identificare la regione con le sue città d'arte, Granada, Siviglia e Córdoba, con le sue spiagge più famose, sulla Costa del Sol, ma non ci sono solo gli stereotipi.
Qui di seguito ci sono 10 ragioni per le quali visitare l'Andalusia quest'estate (ma non solo).
1 Roma. Può sembrare strano andare in Andalusia alla ricerca di Roma, ma quaggiù ci sono alcuni dei resti  più affascinanti lasciati dall'Impero nelle sue province. A Carmona c'è la più importante necropoli romana della Spagna e a Itálica c'è una delle città romane meglio conservate; ci sono magnifici mosaici nella villa Fuente Álamo, ritrovata a Puente Genil, in provincia di Córdoba, mentre della villa El Ruedo, ancora in provincia di Córdoba, sono arrivate a noi anche le eleganti sculture, adesso esposte nel Museo Arqueológico di Almedinilla. Non può mancare una tappa alle rovine di Baelo Claudia, sulla costa gaditana; si trovano davanti al mare, sono suggestive e sono famose anche perché qui veniva prodotto il garum, la salsa di pesce richiesta in tutto l'Impero.
2 Cucina. Come già detto più volte, la cucina spagnola difficilmente entusiasma un italiano, perché utilizza gli stessi ingredienti, mediterranei, senza la varietà di prodotti e di sapori che offre l'Italia. In Andalusia le cose cambiano leggermente. E' la terra del gazpacho e della sua versione cordobese, il salmorejo, entrambi gustosi e rinfrescanti, da provare lontano dagli itinerari turistici. E' la terra del jamón, il prosciutto, in tutte le sue versioni, compresa la pata negra; recentemente Jabugo ha chiesto che il suo jamón, che porta il suo nome, sia dichiarato Patrimonio Immateriale dell'Umanità. E' anche la terra del tapeo, delle tapas da provare vagando da un locale all'altro. Calamari fritti, insalate di mare, melanzane al miele, spinaci con ceci, uova alla flamenca e l'inevitabile frittata di patate, insieme a tutti i lomos e alle loro salse, siano di ispirazione asiatica o locale, alle portate di chorizos e queso manchego sono lì, ad aspettarvi.
3 Guadalquivir. E' il fiume che attraversa la regione e che lascia fuori dal proprio percorso solo le province di Málaga e di Almeria. Se vorrete percorrerlo dalla sorgente all'estuario, nell'Oceano Atlantico, passerete per due grandi città, Córdoba e Siviglia, inimmaginabili senza il loro fiume, e inizierete il vostro viaggio in un Parco, quello della Sierra di Cazorla, per terminarlo in un altro, quello di Doñana, uno sulle montagne della provincia di Jaén, l'altro sulle dune dell'Oceano Atlantico. In mezzo attraverserete le dolci colline di Jaén e la fertile campagna di Córdoba, in provincia di Siviglia vedrete scene che vi riporteranno al passato, con le zattere che trasportano persone e auto da un lato all'altro del fiume, nei paesini rivieraschi, in provincia di Huelva sarete catturati da Doñana, il grande parco di uccelli e dune, di pellegrinaggi religiosi e cavalli allo stato brado.
4 Castelli. Il più maestoso e scenografico è quello di Almodóvar, in provincia di Córdoba. Ma c'è un vero e proprio itinerario di Castelli e Battaglie che percorre le province di Granada e di Jaén (quest'ultima è la provincia europea a più alta densità di castelli e fortezze), a ricordare come queste fossero terre di confine, contese tra Mori e Cristiani per otto secoli. E ci sono poi i castelli in rovina e/o ristrutturati, che si trovano in quasi tutte le province andaluse; da segnalare i castelli di Priego de Córdoba, di Hornos de Segura, in provincia di Jaén, trasformato in osservatorio astronomico, quello di San Sebastián, sul mare di Cadice, e, a pochi km da Siviglia, quello di Alcalá de Guadaira. Senza dimenticare le Alcazabas di Málaga e di Almeria, che dominano le due città e sono parte del loro paesaggio.
5 Spiagge. Qualunque sia il vostro rapporto con il mare, l'Andalusia ha la spiaggia che fa per voi: da Huelva ad Almeria, si susseguono spiagge mondane e cittadine, spiagge solitarie e silenziose, spiagge di dune e di rocce. Non avete che l'imbarazzo della scelta: le storiche spiagge di Huelva, quelle mondane della Costa del Sol, i villaggi dei pescatori e la natura incontaminata di Almeria, le cittadine turistiche della costa granadina o l'emergente Costa de la Luz? Quale che sia la scelta, non perdetevi un bagno nell'Oceano dalla Caleta di Cadice, una passeggiata tra le dune di Doñana e un pomeriggio in una spiaggia qualunque tra Rota e Sanlucar de Barrameda. E' quasi tutto in provincia Cadice, ya lo sé.
6 Cadice. Si insisterà mai abbastanza nel ricordare quanto valga la pena Cadice, oscurata dalla famigerata triade Siviglia-Cordoba-Granada? Davanti al mare, come nessuna delle sue 'rivali', con un centro storico rimasto praticamente inalterato dai secoli passati, ancora rinchiuso tra le grandiose mura fortificate, conserva uno skyline che rimanda a L'Avana, deliziose piazze frondose e piene di vita, architetture signorili dall'aria vagamente decadente, ritmi di vita provinciali e profumi di mare e di tapas. E poi, di notte, dopo le giornate sulle spiagge, i locali in cui assaggiare le tapas di mariscos, frutti di mare, e godersi un flamenquito improvvisato. Cadiz, why not?
7 Entroterra di Málaga. Non si può dire che sia la parte migliore della provincia malagueña (dipende sempre dai gusti), ma colpisce più della frequentatissima Costa del Sol, simbolo della speculazione edilizia sulle coste spagnole (anche il capoluogo, la deliziosa Málaga, risulta più bello e affascinante di Marbella, Torremolinos, Benalmádena o Estepona). Lontano dai rumori e dalla pazza folla della Costa, tra i boschi della macchia mediterranea, ci sono cittadine storiche, che conservano antiche vestigia arabe, quando non addirittura romane. Tra di loro sono da segnalare soprattutto Antequera, dal passato romano, e Ronda, con i bagni arabi meglio conservati di tutta la Spagna e con la più antica plaza de toros del Paese.
8 Cortijos. Le antiche cascine trasformate in moderni alberghi rurali, con decorazioni che riprendono il passato, con servizi che coprono il presente e con offerte che invitano a scoprire le tradizioni locali. Ci sono cortijos nei dintorni di tutte le grandi città andaluse, alcuni sono circondati da leggende antiche, altri hanno una propria storia da raccontare; in ogni caso offrono uno sguardo originale sull'Andalusia
9 Huelva. E' una delle province meno considerate dal turismo internazionale (ma è molto amata dal turismo interno, soprattutto andaluso, grazie alle sue coste). Incastonata tra il Portogallo e la provincia di Siviglia, custodisce una delle sierras più belle dell'Andalusia, quella di Aracena, il Parco più importante di Spagna, quello di Doñana, i campi di fragole più apprezzati della regione (alcune cooperative hanno organizzato visite guidate per spiegare i vari passi della produzione), i cosiddetti luoghi colombini, tra cui Palos de la Frontera, da cui Cristoforo Colombo partì alla ricerca delle Indie. In questi giorni il Precise Resort El Rompido ha lanciato un grafico, molto ripreso, per spiegare le 10 ragioni per cui vale la pena visitare Huelva. Non perdetelo.
10 Siviglia-Córdoba-Granada. Ci potete provare, se non amate gli stereotipi, ma è impossibile sfuggire alla triade e non si può visitare l'Andalusia senza passare per almeno una delle sue città d'arte. A Granada, l'Alhambra è il monumento più visitato di Spagna, a Córdoba la Moschea-Cattedrale ricorda lo splendore di Al Andalus, a Siviglia il complesso della Cattedrale e dell'Alcázar rimanda alla raffinatezza dell'arte mudéjar. Oltre all'arte e alla storia, tutte e tre hanno un'intensa offerta culturale, che, d'estate si arricchisce anche di visite o spettacoli notturni nei monumenti più amati.  Impossibile resistere all'embrujo, alla magia, di ognuna di queste città e ai loro profumi, persino nel caló, il calore di agosto: bastano poche ore per innamorarsene e non volere più andare via.